Quello fra Zlatan Ibrahimovic e Paulo Fonseca è un rapporto che fatica a sbocciare, sia chiaro, lo svedese ha scelto il portoghese come nuovo allenatore del Milan, a discapito di un Antonio Conte che avrebbe fatto bene con diverse garanzie. Ma si voleva dare una svolta internazionale e si è deciso di ingaggiare l’ex Lille. Ma i caratteri opposti, comunque “forti” faticano a trovare un punto d’incontro, Ibra o lo ami o lo odi e 3 uscite di certo non semplificano l’amore fra i 2. “Abbiamo scelto chi prendere come giocatori ancor prima del mister”, poi le riunioni con tutta la rosa senza Fonseca, l’uscita pre Champions “l’allenatore fa l’allenatore, io comando tutto e tutti”. Ecco un buon capo non è di certo che si erge a superiore indiscusso e prova ad alzare la voce, il buon capo è colui che collabora, facendosi comunque rispettare, un concetto semplice, ma che Ibra non ha ancora capito.