Il grande brivido del rigore parato da Skorupski è presto dimenticato, perché il primo Bologna di Champions è una squadra solida e propositiva. È vero, probabilmente lo Shaktar è l’avversaria più comoda di tutto il calendario, ma l’esordio al Dall’Ara è positivo. La squadra di Italiano non segna, pur creando, ed è fermata solamente da un’uscita assurda di Riznyk su Fabbian. Tre punti avrebbero certamente acceso la piazza, eppure emerge la sensazione di un Bologna ritrovato, anche per riprendere il filo in campionato, dove sono arrivati finora solamente tre punti, frutto di tre pareggi. La vera questione da risolvere è il peso dell’attacco; Castro non sfonda, Dallinga è impalpabile. Il nuovo tecnico rossoblu dovrà inventarsi qualcosa.