L’annuncio di Friedkin e il sindaco di Roma di uno stadio di proprietà giallorossa nuovo di pacca, dopo anni dove si presentano solo idee senza poi passare ai fatti, ha sicuramente fatto scattare qualcosa in testa a Marotta e ai cugini del Milan. Entrambe le società di Milano hanno intenzione da tempo di trovare una soluzione che non sia tenere in comune un San Siro che con gli stadi moderni ha poco a che vedere. La chiusura della parte centrale del terzo anello, coperta con teloni, è sintomo di arretratezza, del metterci una pezza. Sono due le opzioni, quella che farebbe contente le due parti è avere una propria arena da non condividere, rispettivamente a San Donato per il Diavolo e Rozzano per la Beneamata. Altrimenti il restyling di San Siro: una scelta che presumibilmente arriverà solo dopo la pausa estiva, dopo ponderate valutazioni.