“Mi auguro di trovare situazioni o incontrare persone dove si potrà fare qualcosa di speciale. Che non vuol dire solo poter vincere: speciale vuol dire anche emozionarsi. La Premier League mi stimola, ma non so se ci sarà la possibilità. Però mi sento pronto per provare a fare qualcosa di speciale. Sto studiando l’inglese…”. Con queste parole Stefano Pioli salutava il Milan dopo 5 anni storici per il mister e per il club stesso. Gioie e dolori che si sono alternati alla perfezione. Dopo qualche settimana però si è mosso poco intorno all’ex rossonero, ed ecco che la chiamata araba è arrivata puntuale, alla faccia degli stimoli, alla faccia del creare qualcosa di speciale. La verità è che ormai le buone intenzioni ci possono anche essere, ma poi c’è la dura verità che ti viene incontro e caro mister l’ultimo anno e mezzo al Milan hanno condizionato molto la tua reputazione, perché tutto si dimentica troppo in fretta. C’è di vero anche che si poteva aspettare perché qualcosa di “speciale e importante” poteva arrivare.