Non ci sono bomber, i campioni sono i portieri

La parata di Gunok conferma il trend di questa prima parte della competizione, aspettando i top player

Brillano i portieri, non gli attaccanti. Particolarità di un Europeo diverso dal solito, dove ti aspettavi i vari Cristiano Ronaldo e Mbappé e dove invece si prendono la scena Diogo Costa e Gunok. Proprio quest’ultimo, in ordine di tempo, è stato protagonista della classica “parata della vita”, negando il gol a Baumgartner, è l’ultimo esempio di una competizione dove i numeri uno… sono davvero numeri uno. Non è un caso che in testa alla classifica dei marcatori, per distacco, ci sia la voce “autogol”, coi portieri dell’Europeo battuti (o beffati) dai propri difensori. Anche in questo caso il riscatto turco è emblematico, con la nazionale di Montella che aveva fatto la frittata proprio contro il Portogallo nel girone. Fin qui i portieri sono stati dominanti, con parate anche fuori dall’immaginario, ma ora è necessario che i big tornino ad essere tali. L’Europeo ha bisogno dei suoi campioni, e in questo senso Bellingham, Kane e Gakpo hanno già dato il loro squillo.

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