Paolo Maldini racconta della gestione dei momenti difficili da calciatore e non: “Li ho dovuti gestire da solo, se non con l’aiuto della mia famiglia. Quando ho fatto il dirigente, avendo avuto 25 anni di esperienza e ricordando molto bene quello che ho provato nei momenti difficili che sono stati tanti, ho cercato di mettere a frutto questa esperienza e cercare di supportare quelli che sono ragazzi molto giovani di 19, 20, 21, 22, 23, 24 anni, senza ancora una struttura vera e propria per affrontare determinati pesi che ti porti dietro facendo questa professione. Si vede sempre la cosa bella, ma non si vede il punto di vista della pressione. Secondo me c’è ancora molto da lavorare lì ed è ancora un terreno inespresso, perché le tante proprietà straniere che arrivano non conoscono bene l’argomento e non vogliono neanche affrontare quel tipo di problema perché non hanno neanche gli strumenti per poterlo affrontare”