La domanda che tutti si ripetono: dove può arrivare l’Italia? Dopo il titolo del 2021 con Mancini, le sensazioni attorno a questa nazionale sono molto moderate, quasi come vi sia la certezza che non si possa riproporre il medesimo esito finale. Sarà per il trambusto creato dalla successione con Spalletti, o forse perché ci sono delle altre naturali favorite, ma l’Italia parte indietro. Sogni e ambizioni non sempre collimano con la realtà, ma non per questo bisogna smettere di sperare in un grande risultato. Ora è tutto nelle mani di Spalletti, la vera guida, il leader di questo gruppo, l’unico che può veramente indirizzare l’intera competizione. Serve qualche sua magata, un’invenzione filosofica che cambi il corso della storia. Il girone è l’obiettivo minimo, i quarti il traguardo, da lì in poi si entra nel campo dei sogni.