“Mi sembra di capire che mantenere l’Inter competitiva sia nell’interesse soprattutto della nuova proprietà. Ormai da anni viene fatto un mercato che chiude in parità o addirittura in positivo. Gran parte della dirigenza di fatto era in autogestione già da un po’”. Beppe Bergomi prova a guardare oltre il cambio di presidenza. Se carta bianca dev’essere all’attuale dirigenza dovrebbe rimanere tutto invariato. Spazio dunque alla continuità. “Non credo che la piazza potrebbe accettare che Oaktree scelga di cambiare rotta verso un’Inter ringiovanita. Marotta ha scelto la strada di prendere qualche buon giovane ma anche dei parametri zero sui 30 anni e già abituati a vincere. Non vedo perché si dovrebbe cambiare proprio ora. Alcuni giocatori sono imprescindibili, a cominciare da Lautaro. Oltre all’argentino, penso a Barella e Calhanoglu, tutti imprescindibili”.