Promossi e bocciati di una finale di Coppa Italia che ha sorriso alla Juventus, l’uomo simbolo non può che essere Dusan Vlahovic. Decisivo nella vittoria di corto muso, il serbo per tutti gli 81 minuti in cui è rimasto in campo ha lottato creando ben più di un grattacapo alla retroguardia dell’Atalanta. Non a caso, tra i bocciati in casa nerazzurra, spicca Hien che si è perso Vlahovic dopo quattro minuti, è stato ammonito al minuto 17 e sostituito dopo meno di un’ora di gioco. Cambiato subito, invece, Charles De Keteleare altro simbolo di una Dea in difficoltà. Il belga, come già successo in campionato, tende a sparire contro le big. Stessa sorte in finale di Coppa Italia, con l’attenuante dell’assenza di Scamacca. Meglio la Juventus dei gregari, quindi, dove Bremer ha annullato gli attaccanti avversari e dove Cambiaso ha battagliato a lungo. Le armi di una Juventus forse con meno campioni ma tornata ad essere vincente.