Nel curriculum ci sono gli esoneri e risultati non sempre eccezionali, specialmente con il Real Madrid è andata malissimo, ma ci sono anche l’Europa League vinta con il Siviglia ed i successi con le nazionali giovanile spagnole. Una cosa è certa, non sarà un tecnico che fa brillare gli occhi, ma può essere considerato un’aziendalista, un gestore, uno capace di lavorare e far crescere i giovani. Dal punto di vista strategico probabilmente sarebbe un passo indietro anche rispetto a Pioli, dal punto di vista societario il volto giusto per tenere un profilo che sia concreto e senza fronzoli. Ai tifosi però non piace e il Milan sta cercando di capire se sarebbe veramente la scelta giusta per tornare a vincere, sempre che l’obiettivo finale di tutta questa operazione sia proprio tornare a vincere.