“Bellissima sensazione. Abbiamo fatto qualcosa di incredibile ed è giusto condividerlo con tante persone. Ci sono tanti protagonisti: i giocatori la società e anche il nostro presidente che non è qui, ma c’è sempre stato per qualsiasi cosa. Il pensiero va anche a mia moglie Gaia e ai miei genitori. Loro sono stati fondamentali per me”. Simone Inzaghi è l’uomo del destino. Uno scudetto inseguito, voluto, costruito un mattone alla volta, ma è una storia che proseguirà e che non è finita qui. “Tutti i giorni ci si impegna per migliorarci. Se penso al primo anno, alla prima partita in Champions col Real Madrid che poi ha vinto la finale col Liverpool, si vedeva già qualcosa di buono e poi sono arrivati i 6 trofei”.