La Champions regala emozioni forti anche quando le partite finisco 1-1 e 1-0. Non è il numero di gol a fare lo spettacolo, ma l’atteggiamento, i campioni, la voglia di superare l’avversario. E in questo Ancelotti ha dato a tutti una dimostrazione, con il Real chiuso 120 minuti nella sua area senza però mai rinunciare a far male con improvvise verticalizzazioni. È la qualità delle azioni e non la quantità fine a sé stessa a fare la differenza. L’ha imparato anche Guardiola, soprattutto sulla botta a colpo sicuro di De Bruyne andata alta di poco. E poi c’è il Bayern fuori da tutto in Germania, ma capace di portare l’Uragano Kane in semifinale e da qua in poi, è tutto divertimento. Per sfatare la sua maledizione, la stessa dei Gunners giovani e belli ma rimasti senza polvere da sparo, ora dovrà vedersela niente di meno che con una casata reale. Eccole qua le emozioni della Champions.