“Sono stato in Serbia quattro anni, dopo l’Europeo ero in palestra ed ascoltavo la musica al telefono e mio papà mi scrive: “Ti vuole il Milan”. L’ho chiamato, non ci credevo: “Eh sì, anche il Barcellona ed il Real Madrid”. Lui invece mi risponde che era tutto vero, che ci avevano chiamato e volevano comprarmi. Non ci credevo. Poi c’erano tutti i miei compagni intorno, dovevo far finta che non ci fosse niente. Non potevo dire niente ancora. Sono stato molto contento ma anche un po’ nervoso, era un passo grandissimo in un altro paese, altra città, altra lingua. Però alla fine sono contentissimo di essere venuto qua. All’inizio vedevo tutto “grosso”, mi hanno detto che sarebbe arrivato il nuovo centro sportivo per la Primavera, se lo guardi adesso è incredibile. È grandissimo, ma è normale, quando sei al Milan tutto è incredibile”.