“Per me tornare a Firenze significa sempre un’emozione, è sempre un piacere ritrovare questo ambiente che mi ha dato tanto sia da calciatore che da allenatore. Poi c’è stata la partita: l’abbiamo approcciata bene, creato tanto, sofferto il giusto. Abbiamo giocato una partita vera, con fiducia, con un buon controllo. Sono contento perché dopo le soste non è mai facile ritrovare il ritmo. Sono affezionato tantissimo al Milan: come si fa a non essere affezionati a questo club? Ma non dobbiamo pensare al futuro io e i giocatori. Il club sì, perchè deve programmare, capire dove intervenire. Noi dobbiamo pensare a cosa fare sul campo, ma l’abbiamo sempre fatto, isolandoci a Milanello per preparare le partite. Dobbiamo farlo anche ora: ci sono tante importanti tra campionato e Europa. Io non ho mai avuto dubbi. Il Milan non si lascia, il Milan è il Milan e io mi trovo benissimo”.