Continua il lavoro di Spalletti per giocare a 3

Le prime uscite degli azzurri dimostrano come ci sia ancora molto da migliorare, ma il CT va oltre il modulo

Quando Luciano Spalletti è stato scelto come Commissario tecnico, tutta Italia sapeva benissimo che il bel calcio avrebbe dominato la scena italiana. Ma come tutto ci vuole tempo e soprattutto tanta pazienza. La Nazionale dalle due amichevoli con Venezuela e Ecuador esce con tanti dubbi, i tifosi su tutti, perché questo 3-4-2-1 convince pochi, ma il nostro CT è certo che per i giocatori che avrà a disposizione per la spedizione in Germania (dove dobbiamo difendere il titolo), questa è la strada giusta. Anche perché come ormai spesso accade con gli allenatori che pretendono di giocare a calcio, il modulo è relativo e l’Italia in campo lo ha dimostrato. L’impostazione è a due blocchi da 5, ma schierata la Nazionale è palesemente a 4, con uno dei due braccetti (spesso Di Lorenzo) che si allarga, lasciando gli altri due centrali e una delle mezzeali, che si abbassa, ad impostare. Poi davanti libertà e spazio alla fantasia, perché senza questa non si va da nessuna parte.

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