“Per condannare in un giudizio sportivo non è necessaria la prova oltre ogni ragionevole dubbio, ma basta un indizio con un grado di probabilità superiore alla media”. L’avvocato Eduardo Chiacchio, esperto di diritto sportivo, ha messo nero su bianco i rischi che corre Acerbi sulle pagine della Gazzetta dello Sport. E ricorda un caso del passato: “Uno l’ho seguito io, è un baluardo nei casi di presunto razzismo. Claudio Santini del Padova ‘21 dovette scontare 10 giornate e bastò una denuncia, anche se piena di dubbi e incertezze, del giocatore offeso e la testimonianza di un compagno cambiata pure in progress. Oggi fa giurisprudenza. L’istruttoria dovrebbe chiudersi in un paio di settimane e da lì il giudice sportivo deciderà alla prima seduta utile che potrebbe pure essere convocata ad hoc: diciamo che in 20 giorni dovrebbe arrivare la sentenza”.