Allegri non vince in campo e perde in sala stampa

La comunicazione è ormai un tasto dolente, al pari dei risultati che latitano

Il cambio d’abito della Juve in estate non dovrà essere solo tecnico e tattico. La sensazione è che con una società non particolarmente loquace, alzi la mano che ha sentito dichiarazioni di un dirigente che non fosse Giuntoli nel prepartita, si cerchi un profilo diverso da Allegri per fungere da megafono dei colori bianconeri. Non ha aiutato la posizione di Max la sfuriata nel post gara con il Genoa con i giornalisti. In generale non convince chi dice di avere un legame forte con la società e al terzo anno parla di quarto posto come unico obiettivo. La Champions deve essere un punto di partenza ma a questa cosa si aggiunge dell’eredità sportiva di questa stagione? Fin qui molto poco se escludiamo i lampi di Yldiz e l’aver ritrovato un Vlahovic convincente dopo una crisi profonda. Ma non è troppo poco per giudicare sufficiente il lavoro di chi senza Coppa Italia avrà chiuso un’altra annata senza titoli?

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