L’investitura gliel’ha data direttamente Jerry Cardinale: «Zlatan Ibrahimovic ha diritto di parola su tutto quello che riguarda il mondo rossonero». Più chiaro di così, non poteva essere. Come sempre gli è accaduto nella sua vita sportiva, Ibra ha impiegato poco più di tre mesi per prendere in mano tutto con il suo straordinario carisma. In questi primi cento giorni da dirigente del Milan si è occupato della squadra, facendosi sentire vicino e intervenendo quando necessario. Ha trattato Pioli con il rispetto dovuto a chi ha riportato lo scudetto in città. E si è guardato intorno per capire come migliorare il gruppo sul mercato. Anche senza esserlo, si comporta da presidente e soprattutto tutti lo trattano come se lo fosse. Questo è Ibra, da zero a tutto, in cento giorni. E in estate il suo ruolo sarà ancora più centrale.