“Non spiega calcio, ma fa calcio. È stato un centrocampista concreto, pratico, efficace. In panchina è rimasto uguale. Dell’allenatore del Bologna e della sua squadra, mi piace la personalità. Dietro l’escalation degli emiliani, in questo momento quarti in classifica a pari punti con l’Atalanta (i nerazzurri hanno una partita in meno), c’è un’idea di gioco chiara. Thiago chiede alla squadra di avere coraggio in tutte le zone del campo e i suoi ragazzi, invece che cercare lo scarico all’indietro, si prendono sempre responsabilità. Esattamente come era solito fare lui quando si trovava al centro del ring. Un consiglio mi permetto di darlo anche a Motta, in cui mi rivedo per l’inizio di carriera come allenatore del vivaio: io al Milan, lui al Psg. La “scuola”, caro Thiago, è appena iniziata: mantieni questa umiltà e prosegui per la tua strada”.