Il Feyenoord si è dimostrato esattamente l’avversario che ci si attendeva: squadra solida, con discrete individualità, alcune ancora da scoprire come ad esempio quella di Santi Gimenez utilizzato solo parzialmente, ed un impianto difensivo collaudato. Ma la Roma non ha del tutto steccato l’appuntamento. Innanzitutto il gioco si è visto, a spezzoni, ma sicuramente un passo avanti rispetto all’epoca Mourinho come certificato anche dall’allenatore avversario. E poi è tornato a segnare anche Lukaku che a dire il vero, in Europa League, timbra spesso e volentieri il cartellino. Il suo gol, quello dell’1-1 che rimanda tutto alla sfida di ritorno all’Olimpico, è il 16esimo stagionale in tutte le competizioni. Numeri che certificano come la Roma possa affidarsi al suo gigante belga quanto meno per la Coppa.