Gli avversari non erano proprio Real Madrid e Manchester City e c’è voluta un bel po’ di fatica, ma la Roma ha invertito la tendenza: è passata dall’essere una squadra attendista dell’errore altrui ad una capace di fare possesso, magari senza costruire all’esasperazione, ma in qualche modo di gestire i ritmi della partita. La cura De Rossi, con le vittorie su Verona e Salernitana, si conferma una buona medicina quanto meno per i risultati, con sei punti in due partite a rilanciare le ambizioni di classifica raggiungendo un quinto posto che profuma di Champions, ma per le prestazioni ancora serve fare qualcosa di più. Perché ora il calendario propone il Cagliari, sì, ma subito dopo l’Inter e la doppia sfida di Europa League, un primo turno da passare a tutti costi contro un abbordabile Feyenoord.