L’AIA non ci sta e nega tutte le accuse ricevute

“Se qualcuno ritenesse di avere elementi concreti si faccia avanti e porti tutte le prove"

L’Associazione Italiana Arbitri prende posizione e si difende dall’anonimo direttore di gara, in attività in Serie A che ha accusato il metodo di valutazione e le scelte del VAR che potrebbero influenzare il campionato. Il comunicato dell’Aia è perentorio: “Riteniamo inaccettabili le accuse e non hanno alcun fondamento concreto”. Oltre ha questo è arrivata anche la smentita su un’altra questione. Infatti Rocchi, durante la finale di Supercoppa, è sceso negli spogliatoi, ma non per redarguire Rapuano, ma ben sì per comunicargli l’autorizzazione della FIGC al minuto di silenzio per la scomparsa di Gigi Riva. Nulla a che vedere quindi con dei consigli su come riprendere la gara e che metro di arbitraggio utilizzare. La verità sta sempre nel mezzo, o almeno così si dice, ma in questo caso nessuno delle due parti sembra voler scendere a compromessi e ammettere l’eventuale errore.

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