Inzaghi sorride e se la gode, ma sa che non può fallire. Non basterà la Supercoppa come specchietto per le allodole per nascondere l’eventualità futura di perdere lo scudetto. È la pura verità che si cela dietro il successo di Riyad e che deve fin da subito mettere sul piatto quello che dovrà essere il cammino della squadra neroazzurra. La seconda stella non è solamente l’obiettivo dichiarato da Zhang, motivo per cui con ogni probabilità si andrà a sacrificare addirittura la Champions League, ma è il punto cardine della storia dell’Inter. Si può perdere sempre, si può perdere in mille modi, ma nella dicotomia e nello scontro con la Juve o vinci ed entri nella gloria oppure perdi e sarai marchiato per sempre. Simone Inzaghi si trova tra l’incudine e il martello, tra la santificazione o la dannazione. O vince o è la fine.