Andarsene da campione d’Italia. Non è mai stata così salda per risultati la panchina dell’Allegri bis alla Juventus. L’allenatore che cerca il primo trofeo dal suo ritorno alla Vecchia Signora ha portato la squadra a competere dove nessuno pensava. Non per i dubbi sui vantaggi della Juve privata delle coppe, ma per il ritmo tenuto da quella che resta la rivale di sempre: l’Inter, che lo ha battuto in finale di Coppa Italia e Supercoppa al suo primo anno di ritorno a Torino. Il punto più basso resta l’eliminazione nel girone di Champions della passata stagione a causa dei punti persi con il Maccabi Haifa. In quei giorni Allegri rifiutava la parola fallimento tanto quanto ora fa con scudetto. Che questi arrivi o meno a fine stagione potrà essere addio. Farlo con lo scudetto in bacheca sarebbe il possibile remake di quanto visto dopo la sua prima partenza con gli esperimenti Sarri e Pirlo che hanno riconsegnato una Juve indebolita all’allenatore livornese.