Un ritorno da dimenticare, no non ha sbagliato un rigore o si è fatto espellere, ma Zlatan Ibrahimovic ha davanti a sé il suo amato Milan in ginocchio, una situazione quasi drammatica. Il campionato è quasi a metà e la distanza dall’Inter è allarmante, il terzo posto sembra al sicuro, ma la campagna acquisti voleva ben altro, serve più di un miracolo e Ibra per quanto si autoproclami come un Dio, beh può far ben poco. In campo non può scendere, deve stare vicino alla squadra e non come un badante che stia attento che i giocatori si allenino bene, ma come puro riferimento, la parola giusta, il consiglio, soprattutto ai giovani. Non di certo facendo le rovesciate in spiaggia che fanno storcere il naso ai tifosi. Non si può più scherzare, c’è da lavorare, anche in vacanza.