No alla Superlega per il calcio di una volta

Tanti si sono opposti già in passato riguardo questa novità, primi su tutti i tifosi che scesero in piazza

La Superlega non convince tanto che governi, squadre e tifosi non hanno mancato di far sentire il loro disappunto riguardo il possibile cambiamento epocale dello sport più amato al mondo. Non va dimenticato che quando nel 2021 uscì per la prima volta il comunicato furono proprio i tifosi a far sentire, per primi, la loro voce. C’è voglia di non perdere le proprie tradizioni, di tenere vivo il calcio di una volta e la bellezza dei campionati nazionali. Far sì che le competizioni europee rappresentino l’élite del calcio, raggiunto però con la meritocrazia del campo. Insomma, tenere vivi i capisaldi di un gioco che, fondamentalmente, non è così cambiato. Il miglior avvocato del fronte del no sarebbe il ragioner Fantozzi, col giudizio sulla Superlega che sarebbe molto simile a quello dato alla corazzata Potëmkin.

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