È tornato sulla panchina del Napoli dopo dieci anni e dopo due partite di numero ritrova l’Inter, altra sua vecchia squadra, dove, pur senza sfigurare, non è comunque ricordato con lo stesso affetto dai tifosi. Simpatico, sì, ma un quinto posto ed un esonero non bastano ad inserirlo nel pantheon degli allenatori nerazzurri. Per lui l’incrocio di domenica ha per questo motivo il sapore della rivincita, ma più di ogni altra cosa rappresenta il rientro nel calcio che conta. Dopo aver superato a fatica l’Atalanta, il livello si alza ora con la favorita per lo scudetto. E poi la Juventus, in rapida sequenza. E in mezzo c’è stato il Real Madrid. Il buon vecchio Walter è già tornato sulla cresta dell’onda e dovrà fare manovra di massimo equilibrio per non finire subito gambe all’aria e soprattutto per riportare il Napoli scudettato laddove merita di essere.