L’ottimismo è il profumo della vita. Diceva così 20 anni fa il poeta Tonino Guerra, ma per Stefano Pioli, di fatto, è l’unica cosa che è rimasta. Giusto che il tecnico provi a tener viva la fiammella della speranza, giusto però anche far fronte con la realtà dei fatti. Il tecnico rossonero sembra aver perso completamente il manico e sono tanti i segnali che danno contro l’allenatore rossonero. In primis il momento no di molti giocatori fondamentali: gli sfoghi plateali di Leao e Giroud, il nervosismo del francese, le prestazioni sottotono di Hernandez. Successivamente la scelta di puntare su giocatori fidati ma con altri più in forma tenuti fuori per troppo tempo. Infine il tema infortuni, che non può essere sottovalutato e che vede proprio Pioli a capo dello staff tecnico. Ora c’è da salvare la stagione, ma al momento il futuro sembra prevedere due strade differenti.