Le finali si devono vincere, ma questa volta in palio c’è stato molto di più. È ancora calda la delusione della notte di Istanbul, il gol di Rodri ha spezzato i cuori di tutto un popolo, quello neroazzurro, che tra mille peripezie e psicodrammi è tornata a godersi il gusto di una finale europea 13 anni dopo. Il City ha alzato la coppa soffrendo fino all’ultimo centimetro e stringendo la mano a un destino che già aveva deciso di sorridere al terzo successo europeo di Pep Guardiola. Faranno male a lungo l’errore di Lukaku sottoporta, la traversa di Dimarco e la troppa tensione di Lautaro Martinez e Calhanoglu che li hanno portati fuori dalla partita. Il capolavoro del Re delle Coppe, Simone Inzaghi, è rimasto incompiuto, ma questa Inter low cost firmata Marotta è un modello da seguire e da dover continuare ad inseguire insieme alla Curva nord Milano.