Milano-Madrid come Milano-Istanbul. Sono passati 13 anni, ma quel volo già pronto sulla pista, verso la finale di Champions League, ha già il sapore della storia. La storia però, anche questa, la fanno i vincitori e poco conta a quel punto il grande cammino fatto fin qui. Serve prendere tra le mani quelle grandi orecchie e lanciarle verso il cielo del bosforo colorato di neroazzurro. Inzaghi vuole diventare Mourinho del 2010, o forse continuare ad essere il suo esatto opposto come è sempre stato. Di certo lui a Milano resterà comunque vada, che si vinca o che si perda, ma vale come per il portoghese: la chance è una sola, o mai più.