Che a Roma si respiri da giorni tutta la tensione per la finale di Budapest è ormai cosa nota. Tra tifosi pronti a tutto per trovare un biglietto c’è chi il biglietto lo ha trovato, ma ha dovuto fare i conti ed è alle prese con un mezzo dramma familiare: “Mi chiamo Marta e mercoledì mi laureo in biologia, ma mio padre non sarà alla cerimonia perché mi ha detto di aver trovato dei biglietti per la finale di Europa League. Per un uomo di 60 anni la laurea della figlia viene dopo la sua squadra di calcio”. C’è chi si schiera dalla parte della ragazza: “Beh, il signore ha guadagnato un biglietto di sola andata per la casa di cura”, “Questa storia descrive alla perfezione l’uomo medio italiano” e chi a favore del padre: “Sicuramente tuo papà per farti laureare ha fatto dei sacrifici, ora è il momento che non rompi le scatole”… Non mancano gli attestati di stima: “Non amo la retorica epica sulle figure prodi e leggendarie… ma questo è un Eroe assoluto, punto”. E poi c’è Daniele De Rossi che rimarrà nella capitale, al fianco della figlia prossima al diploma, in questo caso un pessimo assist di DDR per un padre sicuramente innamorato della figlia ma senza ombra di dubbio perso la sua amata magica Roma