Il faccia a faccia dei calciatori del Milan e dell’allenatore Pioli con i tifosi rossoneri dopo la sconfitta di ieri contro lo Spezia è – apprende l’Ansa – al vaglio della Procura della Federcalcio. Occorre verificare – trapela – se l’arringa tenuta da un capo ultras della Curva Sud sia stata in realtà una minaccia o un semplice incitamento in vista del ritorno della semifinale di Champions League. Il Codice di Giustizia Sportiva della Figc, infatti, contiene una norma che vieta le così dette ‘gogne pubbliche’ a cui i calciatori si sottopongono per compiacere le frange più estreme delle varie tifoserie.