Sports Illustrated dedica a Victor Wembanyama la copertina del numero di marzo, onore riservato in passato a pochissimi “prospect”, come fu nel 2002 per l’allora liceale LeBron James. Il magazine definisce il 19enne, 2,25 (“con le scarpe” precisa lui) il “prodigio parigino” e la più grande speranza nel basket mondiale. LeBron si è sbilanciato fino a parlare di “extraterrestre” e di “un talento generazionale”. Wembanyama, ‘Wemby’ per gli amici, sarà il numero 1 nel Draft Nba del 22 giugno, ma solo una franchigia potrà accaparrarselo. L’identità della squadra che lo selezionerà dipenderà dalla classifica finale e dal sorteggio istituito per bilanciare le forze di questo campionato chiuso e organizzato per le 14 società non qualificate ai playoff. Da tre edizioni, le tre formazioni con i peggiori record della stagione hanno ciascuna il 14% di possibilità di scegliere per prima il giocatore del ‘draft’, passerella dedicata ai giovani talenti. La quarta squadra peggiore avrà una probabilità del 12,5%, la quinta del 10,5%, ecc., fino alla 14ma che avrà solo una probabilità dello 0,5%. (ANSA).