Grant Dalton, ceo della 37/a edizione dell’America’s Cup di vela, ha parlato del lancio dei primi quattro AC40, gli ultimi dei quali – Alinghi Red Bull Racing e Ineos Britannia – sono stati messi in acqua nei giorni scorsi. “È stato bello vederli navigare nello stesso giorno – dice -. Particolarmente bello vedere gli svizzeri navigare così bene a Barcellona, facendo volare la barca ad alta velocità. Questo è quanto abbiamo sempre immaginato per la classe, e sarà la piattaforma perfetta per portare la prossima generazione di velisti attraverso gli eventi Women’s & Youth America’s Cup. Non vediamo l’ora di vedere le squadre Senior testa a testa nei pre-eventi che abbiamo pianificato”. La cosa che ha colpito gli osservatori della coppa è la velocità che gli AC40 riescono a sviluppare. Le barche hanno raggiunto velocità massime di 40 nodi. Emirates Team New Zealand, con due barche, è stato in grado di preparare le strategie di regata, simulando pre-partenze e virate di prua. La fiducia che le barche generano, in particolare nella rigorosa modalità one-design in cui navigheranno per gli eventi Women’s & Youth America’s Cup, garantisce regate incredibilmente ravvicinate ad alte velocità. Con Alinghi Red Bull Racing che ora naviga con il proprio AC40 insieme all’AC75 (BoatZero) del team, la nuova piattaforma offre al team una maggiore flessibilità per ruotare i gruppi di guida e potenza. L’attenzione ora si sposta sui team femminili e giovanili. A oggi, in tre hanno accettato la sfida: il The Royal Vancouver Yacht Club, che rappresenta il Canada; il Dutch Sail Team del Royal Netherlands Yacht Club e del Royal Maas Yacht Club, in rappresentanza dei Paesi Bassi; il Team BCN del Real Club Náutico de Barcelona, in rappresentanza della Spagna, Paese ospitante della 37/a America’s Cup. Le squadre avranno sede nel Port Olimpic, situato nel cuore del lungomare della capitale catalana, consentendo agli spettatori di avvicinarsi sia alle barche che agli atleti. (ANSA).