“Quest’anno non siamo partiti nel modo migliore, ieri abbiamo ritrovato finalmente un buon Sassuolo, abbiamo fatto un’ottima prestazione e veniamo fuori da un momento un po’ complicato. Dopo dieci anni di Serie A, ci può anche stare un momento con qualche difficoltà in più. Ieri è stata un’ottima gara contro un Milan un po’ in difficoltà”. Così Giovanni Carnevali, amministratore delegato del Sassuolo, ospite di Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1, sulla storica vittoria per 5-2 dei neroverdi ieri a San Siro contro il Milan campione d’Italia. Il tecnico Dionisi ha detto di non volere giocatori che non siano motivati. Si riferiva al Frattesi? “Assolutamente no. Frattesi anzi è un esempio, è un giocatore e un ragazzo straordinario. Magari qualcun altro vorrebbe giocare di più, però è la base di tutti i lavori, ci devono essere motivazioni: se non le hai o le trovi o la società deve fare delle altre scelte. Frattesi resta o va via a gennaio? Frattesi è uno dei nostri giocatori più importanti e in questa finestra di mercato rimarrà senz’altro”. Bandiera Berardi, quant’è stato difficile trattenerlo? “Il tempo passa velocemente, anche per me sono 10 anni al Sassuolo e ho avuto la fortuna di avere sempre Domenico Berardi. Il nostro patron, il povero Giorgio Squinzi, voleva che diventasse la bandiera di questa società e lo è diventato. Posso dire che non è stata dura respingere le richieste di società molto importanti, perché anche da parte del ragazzo c’è il desiderio di continuare in questo progetto. Avere dei ragazzi che sposano un progetto deve essere visto in modo straordinario. Berardi è un leader, un giocatore fantastico, averne di ragazzi come lui”. Caso plusvalenze, il Sassuolo è tranquillo? “Noi siamo tranquillissimi, anzi mi viene da sorridere leggendo alcuni articoli, fanno confondere soltanto le idee delle persone. Basta pensare alla trattativa con la Juventus durata più di due mesi per vendere Locatelli senza aver acquistato nessun altro giocatore. Le plusvalenze devono essere fatte come sono fatte da noi, credo non ci sia alcun dubbio sulla trasparenza della società e del lavoro che ha fatto il Sassuolo”. (ANSA).