“In presenza di progetti seri, sostenibili e ideati solo per il bene della Sampdoria, all’interno di un pool di investitori, noi ci siamo stati, prima con Vialli e poi con il Fondo Merlyn, e potremmo esserci anche in futuro. Il contesto generale di oggi è purtroppo molto lontano da questo scenario e le conseguenze delle decisioni che hanno portato al fallimento dell’ultima trattativa per il cambio di proprietà e per dare alla Sampdoria il futuro che merita sono solo da imputare all’attuale proprietà e al suo cda”. Lo scrive in una nota Edoardo Garrone intervenendo sullo stato di crisi del club blucerchiato per il quale potrebbe aprirsi già in settimana una richiesta di composizione negoziata della crisi. Garrone ricorda che “in un silenzio vigile e operoso ho sempre seguito le vicende societarie della Sampdoria. Non ho dimenticato i sacrifici compiuti dalla mia famiglia durante i 12 anni in cui abbiamo avuto l’onore e l’onere di avere la responsabilità della gestione della società. E non ho dimenticato – aggiunge – le mie parole di quell’11 giugno 2019 e l’atmosfera e le circostanze che hanno portato a quel momento. È stato quindi normale per me, anche per il rapporto di reciproca stima con Gianluca Vialli rispondere “presente” quando mi chiese di aiutarlo nei suoi tentativi di acquisizione della Sampdoria nel 2019, supportandolo nelle trattative e impegnandomi con lui a sottoscrivere una quota dell’investimento insieme ad altri importanti soggetti internazionali. Tutti vi ricorderete i continui ‘tira e molla’ e rialzi di Massimo Ferrero, che portarono Gianluca Vialli, dopo quasi un anno e ben due tentativi, a ritirare le importanti offerte”. (ANSA).