La mano di Marco Zaffaroni. Meno rivoluzionaria rispetto a un’altra ben più celebre mano, ma al tempo stesso pratica ed efficace. Quattro punti in due partite, la prima vittoria dopo undici gare senza successi per un Verona che ha riacceso in un colpo solo speranze salvezza ed entusiasmo dei tifosi. Darko Lazovic trascinatore con la sua doppietta, il talento serbo più volte dato in uscita nel mercato di gennaio sembra essersi preso nuovamente il Verona sulle spalle con due gol e un assist nelle prime partite del 2023. Una squadra pragmatica ed efficace, la ricerca di Djuric per dare profondità (18 contrasti aerei vinti su 20 per la prima punta bosniaca) e una difesa solida con la scoperta dello svedese Isak Hien, tanto rude quanto efficace. Un dato: per la prima volta in stagione il Verona non ha preso gol. Con un solo brivido, corso dai tifosi sul possibile rigore per l’intervento su Lammers all’ultimo minuto di recupero del primo tempo. Ma al “via” di Mariani, il Bentegodi ha tirato un sospiro di sollievo e da lì l’Hellas non ha più tremato.