Il 2022 sarà ricordato in casa Milan come quello della rinascita rossonera. Lo scudetto conquistato il 22 maggio dopo lo 0-3 sul campo del Sassuolo è il simbolo concreto di una società, di una squadra, di una tifoseria che sono tornate sul grande palcoscenico, almeno dal punto di vista nazionale. Stefano Pioli il condottiero di una squadra inizialmente anche un po’ operaia ma che, nel corso degli anni, ha saputo alzare l’asticella. Consacrando Leao, scoprendo la seconda giovinezza di Giroud, la leadership di Tomori e Kalulu e le parate di Maignan. Trovando la quantità di Kessie e la qualità di Sandro Tonali. Oltre alla leadership, innata, di Zlatan Ibrahimovic. Uno scudetto cucito sul petto, che però vale sicuramente di più.