Il giorno dopo la sentenza di primo grado che lo ha condannato con il rito abbreviato a sei anni di carcere per violenza sessuale di gruppo, il centrocampista del Genoa Manolo Portanova ha ripreso la sua attività allenandosi insieme ai compagni. Si è presentato al campo sportivo e ha regolarmente pres parte al lavoro agli ordini del nuovo tecnico rossoblù, Alberto Gilardino. Alla presentazione dell’allenatore, ieri, i due non si erano visti perchè Portanova era a Siena per la sentenza. Il giocatore, come prevede la legge, può continuare al momento la propria vita da uomo libero in quanto si tratta di una sentenza di primo grado. Per il centrocampista non ci saranno restrizioni alla libertà e dunque continuerà ad essere un calciatore professionista agli ordini contrattuali del suo club. Dal centro Signorini sull’argomento non filtra alcun commento, gli allenamenti sono comunque a porte chiuse e quale sia stata l’accoglienza dei compagni dopo la condanna è argomento tabù. Domani il neo tecnico, dopo l’ultima sgambata mattutina, stilerà la lista dei convocati per la gara pomeridiana contro il Sud Tirol e appare probabile che il giocatore possa comunque essere inserito nella lista. Sulla sua presenza in campo però ci sono tanti dubbi. Potrebbe restare in panchina o finire in tribuna. Devono essere valutate da un lato le condizioni psicologiche del giocatore e dall’altro l’opportunità di farlo scendere in campo. Solo di fronte a una sentenza passata in giudicato il club rossoblù potrà invece prendere una decisione diretta su un giocatore sul quale la precedente proprietà ha investito dieci milioni e che era considerato uno dei giovani più interessanti del panorama nazionale, oltre che azzurro dell’Under 21. (ANSA).