L’ex centrocampista della Roma, Jordan Veretout, è tornato nel giro della nazionale francese di Didier Deschamps e compare nella lista per i Mondiali in Qatar. Ma proprio questa sua presenza fra i Bleus sta diventando un caso, che è finito oggi sulle pagine di Le Monde: il suo trasferimento la scorsa estate dalla squadra di Mourinho all’Olympique Marsiglia, infatti, fu gestito dalla società di consulenza e management sportivo VV Consulting, creata dall’uomo d’affari russo ed ex presidente del Monaco, Vadim Vasilyev. Con lui, lavora come “team manager”, Bachir Néhar, il quale è anche magazziniere della nazionale di Deschamps e proprio per la sua presenza viene ipotizzata l’esistenza di un “conflitto d’interesse”. La partecipazione di Veretout, 29 anni, alla spedizione in Qatar è stata accolta con entusiasmo dal giocatore: “se mi aveste chiesto che sarei stato convocato per la Coppa del Mondo tre settimane fa vi avrei risposto di no”. Gli infortuni di Paul Pogba e N’Golo Kante gli hanno facilitato la strada ma Deschamps ha riconosciuto “l’ottimo livello” al quale è tornato Veretout dopo l’ultima stagione a Roma e un inizio difficile a Marsiglia. Néhar è noto nell’ambiente dei Bleus per essere molto vicino al ct, legatissimo a Mbappé e compagno ideale di sfide a poker di molti giocatori. Ha un contratto fino alla conclusione dei mondiali in Qatar ma la sua posizione è ora indebolita dal caso Veretout. Colleghi e concorrenti citati da Le Monde, che lo accusano per il suo doppio ruolo, sostengono che Néhar “ha conosciuto Veretout fin dalla prima convocazione del giocatore nell’agosto 2021. La nazionale sembra essere servita a Néhar per fare lobbying su Veretout, che senza di lui non avrebbe scelto di far gestire il suo trasferimento dalla Roma alla società di Vasilyev”. (ANSA).