(ANSA) – ROMA, 05 NOV – “Mi rivolgo al grande tecnico Paolo Berruto che ha contestato la mia dichiarazione sul lavoro sportivo, che integralmente confermo, e dico che noi del basket, come presumo tutte le altre federazioni, non siamo contrari a che questa legge venga applicata: è giusta e sacrosanta. Abbiamo solo detto di spostare l’entrata in vigore alla fine di quest’anno sportivo, quindi al 30 giugno”. Al telefono con l’ANSA, il presidente della federbasket Gianni Petrucci torna sul tema dei decreti correttivi alla riforma della legge sullo sport, che prevedono, tra l’altro, l’abolizione del vincolo in quei settori del mondo sportivo che ancora lo prevedono, e torna a chiedere lo slittamento dell’entrata in vigore. “Lo ritengo logico – insiste – perché l’annata sportiva va da sempre dall’1 luglio al 30 giugno. E peraltro questo ci era stato promesso e garantito dal precedente responsabile, il sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali”. “Gli pseudo-sindacalisti che trovano spazio sulla stampa in queste occasioni – dice Petrucci – saranno delusi, perché vogliamo, e certifichiamo e controfirmiamo, questa legge. Solamente che il buon senso suggerirebbe di farla partire alla fine dell’annata sportiva”. “Cito solo due società storiche per investimento giovanile – continua – come il Volley Rho della pallavolo e la Stella Azzurra del basket che vince gran parte dei campionati giovanili. Ma non si può così, ‘sic e sempliciter’ annullare il vincolo sportivo, chiediamo solo di spostarlo in avanti. Su chi possa risolvere il problema, Petrucci non ha dubbi: “Il ministro dello Sport Abodi ha grande competenza e conoscenza specifica della materia: solo lui può risolvere la questione della riforma”. (ANSA).