L’azzurra Maurelli: “Resto a Desio,la ritmica non si spegnerà”

Parla l'attuale capitana delle "Farfalle" e plurimedagliata.

“Sono profondamente rattristata da tutto ciò che ho letto ultimamente. Confesso l’enorme disagio e malessere mio e delle Farfalle in questi ultimi giorni qui a Desio, del resto è impensabile mantenere calma mentre lo sport che amo è avvolto da una nube nera”. E’ lo stato d’animo raccontato in una lunga dichiarazione all’ANSA da Alessia Maurelli, azzurra e capitana delle Farfalle della Ritmica alla luce delle recenti denunce di maltrattamenti in questa disciplina. “Sono stata educata al rigore e al rispetto del mio corpo – aggiunge l’atleta, che proseguirà l’attività nel centro di Desio – Questo sport non si spegnerà”. Maurelli respinge le recenti accuse piovute sulla ritmica sottolineando che “non è una disciplina così disumana e subdola. Non lo deve essere. E lo posso affermare con piena consapevolezza. Da militare, da Cavaliere della Repubblica e da Capitana dell’attuale Squadra Nazionale di ginnastica ritmica. In quanto ginnasta veterana all’interno delle Farfalle, ma soprattutto da donna e sportiva particolarmente attenta a questi temi, non posso rimanere indifferente a tutto ciò”. “Leggendo le vostre dolorose testimonianze voglio esprimere la mia vicinanza a tutte voi – prosegue Maurelli – accomunate dalla mia stessa passione, che avete e state soffrendo. Tutto ciò mi ha fatto riflettere sul mio percorso, e mi reputo molto fortunata di essere cresciuta in un ambiente sano, a Ferrara, in una società nella quale sono stata educata alla disciplina, al rigore e al rispetto del mio corpo. Mi rendo conto però che questa dovrebbe essere la normalità.. Questa forma mentale si dovrebbe radicare fin dall’inizio nelle famiglie, dove crescono e si formano le giovani campionesse del futuro”. “Noi non siamo compagne di squadra, siamo quasi sorelle – continua Maurelli – Condividiamo la vita 24h su 24. In questi giorni abbiamo molto parlato, ci siamo interrogate e confrontate. Personalmente la mia inquietudine è rappresentata dal dispiacere: mi dispiace che nessuno di Noi sia stata in grado di capire fino in fondo il malessere di alcune mie ex compagne di squadra. Sono sicura che grazie alle indagini verrà fatta chiarezza. Lo si deve all’amore di uno sport troppo bello per spegnersi”. (ANSA).

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