“Aveva il bambino nel carrello, la moglie di fianco e non si è accorto di nulla, mi ha detto di aver sentito come un fortissimo crampo alla schiena, che era il coltello di questa persona qui. Probabilmente l’ha salvato la sua altezza”.
È una testimonianza drammatica quella raccolta da Adriano Galliani che ha potuto incontrare, in ospedale, Pabo Marì, il giocatore del Monza accoltellato insieme ad altre quattro persone al centro commerciale di Assago a Milano. “Purtroppo poi – continua Galliani – ha visto questo delinquente che ha accoltellato alla gola una persona, ha visto tutto quello che è successo, qualcosa di sconvolgente. Ha ferite alla schiena e alla bocca, lui non ricorda, forse ha avuto una colluttazione, chi lo sa, gli hanno dato due punti al labbro e lesioni alla schiena che per fortuna non hanno lesionato i polmoni. Quindi non è in pericolo, ma è qualcosa che ha sconvolto la squadra e tutti. Volevano venir qui, ma li abbiamo pregati di non venire, perchè non si può stare in troppi qua. Poi penso a questa povera ragazza che è morta, se non sbaglio ha 30 anni. La moglie di Pablo è qua e i carabinieri la stanno interrogando. Il ragazzo mi è parso comunque lucido e ha detto pure che lunedì sera vuole essere in campo. Ha una forza incredibile”.