È la notte dell’Inter. E lo sarebbe stata ancora di più se quell’ultima azione tra i piedi di Asllani fosse finita con il pallone in fondo alla rete. I neroazzurri sono arrivati a un passo dallo schiantare il Barcellona anche al Camp Nou dopo una partita giocata sul filo del rasoio e della stanchezze, del sudore e della sofferenza.
In Catalogna è finta 3-3 con la prova stratosferica di Lautaro Martinez che con i suoi ha giocato un secondo tempo di intelligenza e tenacia, oltre che di gol. Avanti due volte, rimontando l’iniziale vantaggio di Dembelé nel primo tempo, è il solito Lewandowski a tenere in piedi i blaugrana, con il gol del 2-2 prima e del 3-3 poi, concedendo ancora un briciolo di speranza agli uomini di Xavi. Adesso ci sono solo tre punti che separano i nerazzurri dalla qualificazione, da portare a casa con il Viktoria Plzen o con il Bayern Monaco (già qualificato).
“Il rammarico c’è – ha detto Inzaghi – Abbiamo fatto una grande gara, volevamo vincere ed entrare nella storia perché in Champions l’Inter non ha mai vinto qui. Sarebbe stata impresa in caso di vittoria, ora ci manca ultimo passo, ma prima altre due partite di campionato da affrontare nel migliore dei modi. La stagione potrebbe svoltare, ma ci manca l’ultimo passo. Dobbiamo regalare questa soddisfazione ai nostri tifosi con la qualificazione, come fatto lo scorso anno dopo undici anni. Sarebbe il secondo anno di fila, speriamo nell’ultimo passetto davanti ai nostri tifosi”.