“Non ho guardato ai due punti ottenuti finora ma alla storia di questo club. In Serbia siamo cresciuti col mito della Sampdoria di Boskov e solo perché si giocò sul neutro di Sofia non feci il raccattapalle nella sfida di Coppa dei Campioni con la mia Stella Rossa”. Così il neo tecnico della Sampdoria, Dejan Stankovic, ai canali ufficiali del club ligure. Il suo vice sarà Nenad Sakic, che è stato calciatore prima e vice di Mihajlovic poi. “All’epoca riuscirono a centrare la salvezza e sono certo che mi darà una grossa mano”. Dietro l’angolo la sfida di Bologna, ma “nei grandi club anche due giorni possono bastare per preparare una partita importante. Sappiamo che ci sarà da soffrire, ma chi non sa soffrire non sa vincere. Da ora in avanti ogni gara andrà affrontata come una finale e, come diceva il mio ex allenatore e amico Mourinho, le finali non si giocano ma si vincono”. “Ho visto la squadra, il materiale c’è. Ma dobbiamo cambiare la mentalità e responsabilizzarci perché abbiamo il dovere di difendere l’orgoglio della Samp – prosegue il serbo -. Senza giudicare nessuno, ho visto l’ultima partita e l’atteggiamento non mi è piaciuto – sottolinea Stankovic -. Non dobbiamo spaventarci, ma essere consapevoli per cosa difendiamo”. Infine un messaggio per caricare l’ambiente: “Non faccio promesse. Voglio trasmettere tutto l’entusiasmo, quella cattiveria agonistica che ho dentro. Il carattere del tecnico può essere lo specchio della squadra. Basta avere responsabilità e i risultati arriveranno”. (ANSA).