“No al razzismo”. L’attaccante brasiliano Richarlison, bersaglio del lancio di una banana ieri sera al Parco dei Principi di Parigi durante l’amichevole Brasile-Tunisia (5-1), ha chiesto una punizione più severa nei confronti di chi compie atti di razzismo. “Finché continueranno a fare bla bla bla e non puniranno, tutto continuerà a essere come prima e certe cose avverranno tutti i giorni, dovunque. Non c’è tempo fratello! No al razzismo”, ha scritto il giocatore del Tottenham su Twitter. Dopo che Richarlison aveva segnato il secondo gol del Brasile nell’amichevole di preparazione ai Mondiali 2022 (20 novembre-18 dicembre) è stato preso di mira dagli spalti da dove sono stati lanciati alcuni oggetti dagli spalti, fra i quali una banana, finita sul prato. Sconvolto, Richarlison è tornato al proprio posto dopo avere festeggiato il gol con i compagni. La Federcalcio brasiliana (CBF) ha condannato il “deplorevole” incidente e Richarlison ha ricevuto il sostegno dei compagni di squadra, come il capitano Thiago Silva, e altri big brasiliani. Anche il ct Tite ha deplorato l’episodio. “Il calcio non giustifica tutto”, ha detto, alzando la voce in conferenza stampa, prima di chiedere “una migliore educazione dei giovani” e severe “punizioni”. La scorsa settimana, la squadra brasiliana ha difeso un altro dei propri attaccanti, Vinicius Junior, preso di mira da cori razzisti durante una partita del Real Madrid sul terreno dell’Atlético. La giustizia spagnola ha aperto un’indagine. L’amichevole fra Brasile e Tunisia, giocata davanti alla stragrande maggioranza di tifosi tunisini, è stata segnata da altri incidenti, in particolare prima della partita, quando l’inno brasiliano è stato accolto da una bordata di fischi. La partita è stata anche brevemente interrotta nel primo tempo a seguito dell’utilizzo di puntatori laser sui giocatori. (ANSA-AFP).