(ANSA) – La festa, per i tifosi del Palermo, può avere inizio. Tre anni e un mese dopo l’ultima partita disputata in Serie B, Palermo-Cittadella 2-2 del 12 maggio 2019, i rosanero tornano nel campionato cadetto, superando nella doppia finale dei Playoff di Serie C il Padova grazie alla vittoria per 1-0 nella partita d’andata e al medesimo risultato di questa sera firmato dal 29/o gol stagionale di Matteo Brunori. E chi all’inizio di questa stagione non credeva che sarebbe arrivata la promozione in B, adesso non vuole smettere di sognare con la prospettiva della cessione del club al City Football Group, il fondo dello sceicco Mansour bin Zayed Al Nahyan. I tifosi della curva nord hanno addirittura salutato il presidente del club, Dario Mirri, con lo striscione ‘Meriti l’affetto della gente, per noi sei stato un grande presidente’. Sono passati 1.084 giorni dalla notte in cui i tifosi del Palermo realizzarono che la squadra del cuore sarebbe fallita da lì a poco. Era il 24 giugno 2019, la società allora guidata dai fratelli Salvatore e Walter Tuttolomondo, subentrati a Maurizio Zamparini e agli inglesi di Emanuele Facile, non perfezionò entro i termini l’iscrizione al campionato di Serie B. Un mese dopo, il 24 luglio 2019, il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, indicava alla Figc la società Hera Hora della famiglia Mirri quale vincitrice della manifestazione di interesse per la rinascita della squadra di calcio cittadina. Oggi, dopo tre anni, si chiude un cerchio con il Palermo che torna nel campionato cadetto, esattamente dove si trovava quando debiti e irregolarità di gestione ne determinarono la cancellazione. La festa del Barbera, stracolmo a occhio anche oltre la capienza regolamentare – 34.010 il dato ufficiale dei biglietti venduti – è iniziata poco prima della mezz’ora, quando Brunori (25′) traformato il rigore della vittoria: la massima punizione era stata concessa per un fallo di mano di Pelagatti. Palermo sempre in controllo della partita e Padova, alla seconda finale Playoff consecutiva persa, che ha chiuso in nove uomini per le espulsioni di Ronaldo e Pelagatti. Troppo forte il richiamo della partita di questa sera per i tifosi. Al punto che la passione per i rosanero ha rischiato di mettere in crisi la macchina elettorale cittadina: in 174, fra presidenti di seggio e scrutatori, hanno dato forfait all’ultimo secondo. Per loro scatta adesso l’indagine per interruzione di pubblico servizio. Per l’allenatore dei rosanero, Silvio Baldini, la chiusura di un cerchio dopo l’esonero di 18 anni fa, quando non riuscì a festeggiare la promozione in A, centrata poi da Francesco Guidolin. Stessa sorte per Giacomo Filippi, autore di 33 dei 66 punti nella stagione regolare. Un pezzo di promozione è anche suo.