(ANSA ) – Un errore dal dischetto di Aron Ramsey, ex ‘bidone’ della Juve entrato a pohi minuti dalla fine, condanna i Glasgow Rangers e regala l’Europa League all’Eintracht Francoforte, per la gioia dei suoi scatenati tifosi. In questa finale finita 1-1 al 90′ e dopo i supplementari, quello di Ramsey è stato l’unico errore nella lotteria dei rigori che hanno concluso una sfida non bella, ed è stato uno sbaglio che ora sta facendo disperare l’armata scozzese che aveva letteralmente ‘invaso’ Siviglia.
Tante le loro lacrime, contrapposte alla gioia dei tedeschi, in primis del presidente dell’Eintracht Peter Fischer che aveva fatto arrabbiare i sivigliani definendo “uno stadio da Mickey Mouse” il Sanchez Pizjuan. Poi aveva aggiunto, gridandolo, “questa sera voglio bere in quella dannata Coppa!” e alla fine può brindare con il suo allenatore Oliver Glasner, primo austriaco a vincere in Europa alla guida di una squadra tedesca dai tempi dell’Amburgo di Ernst Happel che nel 1983 fulminò la Juventus ad Atene. Il match winner dell’Eintracht, come Cha Bum-kun nel 1980 quando la squadra dell’aquila Attila vinse l’allora Coppa Uefa, è stato l’attaccante colombiano Borré, che prima, nel corso del match, ha pareggiato al 69′ la rete dei Rangers, con Aribo, al 57′ e poi ha realizzato il rigore decisivo, il quinto dei suoi, che ha regalato il trofeo alla città di Francoforte. Ancora, quindi, una brutta finale e la Coppa assegnata ai rigori, come l’anno scorso quando il Villarreal prevalse sul Manchester United che in semifinale aveva eliminato la Roma. E rimane l’amaro in bocca a chi, in Italia, pensa che al posto di Eintracht e Rangers avrebbero potuto esserci Lazio o Napoli se le squadre italiane affrontassero questa competizione con un po’ più di convinzione. Sarà, si spera, per la prossima volta.