Mancini antieroe, a Leverkusen è croce

Il difensore della Roma, decisivo negli ottavi e ai quarti di Europa League, condanna la sua squadra

Da essere delizia a diventare croce, dall’essere eroe a passare per il giocatore decisivo in negativo sulla mancata impresa di Leverkusen. Per Gianluca Mancini una notte da incubo dopo un’Europa League vissuta da protagonista. L’autogol del difensore giallorosso condanna la Roma alla resa, dopo che la squadra di Daniele De Rossi aveva segnato due gol in Germania e aveva messo i brividi alla squadra di Xabi Alonso. I tedeschi hanno poi chiuso sul pari con l’ennesimo gol in pieno recupero, ma è chiaro che la capocciata di Mancini abbia inciso e non poco sulla mancata conquista della finale. Da un’impresa alla maledizione, da essere eroe a passare per antieroe. Mancini non può essere giudicato per una capocciata, ma l’incornata di Leverkusen fa masticare amaro ai tifosi giallorossi, che sognavano una grande impresa.

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