Juve, senza investimenti Marotta apre un ciclo

La differenza c'è già, gli arrivi di Taremi e Zielinski allargheranno soltanto il gap

La differenza in Inter-Juve è stata anche la contrapposizione tra due società in momenti diversi. La Juve della ricostruzione affidata a Giuntoli contro l’Inter che cerca la definitiva affermazione anche grazie al lavoro di un ex dirigente bianconero come Marotta. Quest’ultimo è tornato sui motivi dell’addio a Torino. «La proprietà intendeva utilizzare una strategia diversa e in quei casi è il manager che deve fare un passo indietro e io l’ho fato col sorriso sulle labbra. Era giusto rispettare la volontà della proprietà che voleva ringiovanire il management. Quella di CR7 era un’operazione che non mi trovava in parte d’accordo. Il giocatore non si discute, ovviamente. Dal punto di vista finanziario-economico però era un’operazione impegnativa». Ci sarebbe quindi cambio di programma della Juve e non Ronaldo ad aver determinato la fine di un ciclo, il problema è che in casa bianconera non si è mai di fatto riaperto.

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